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Progetto concluso. Bella relazione di P. Franco che pubblichiamo per intero.

Il progetto consisteva nell’acquisto di aratri provenienti dalla Cina, aratri apprezzati dai contadini e molto meno cari di quelli prodotti da un fabbricante ciadiano. Il 09-11-020, il commerciante che ci aveva già fornito 500 aratri di questo tipo, si impegnava a fornircene ancora  per il vostro progetto. Ahimé mentiva e per un certo tempo ci ha menati per il naso facendoci credere che gli aratri erano bloccati alla dogana. Alla fine ho mosso un parlamentare amico il quale mi ha detto chiaramente che nessun aratro dalla Cina è presente né previsto.

A questo  punto abbiamo deciso di organizzare noi stessi la produzione attraverso questi canali:

1- Far partire un atelier capace di costruire aratri capaci di concorrere quelli cinesi ma allo stesso prezzo. I cinesi infatti avevano potuto fornire aratri di basso costo e di ottima qualità apprezzati dai contadini. E’ stata una corsa contro il tempo: costruzione in tempo record utilizzando un vecchio capannone di Foi et Joie Mongo e ricupero dalla capitale di apparecchiature adatte mandate dall’Italia. . (Foi et Joie è l’associazione dei Gesuiti di cui io stesso faccio parte e che si occupa di formazione scolastica e professionale)

2- Formazione grazie ai  migliori fabbri scelti nei capoluoghi della regione, dotati di saldatura per collaborare a una produzione rapida. Così i  fabbri erano responsabili dell’ossatura degli aratri mentre l’atelier fabbricava i vomeri, pezzo essenziale che i fabbri non potevano produrre con la loro tecnica basata esclusivamente sul riscaldamento del ferro. Un ferro portato all’incandescenza perde tutte le sue qualità. Solo noi disponevamo delle macchine adatte. Questo lavoro di formazione tecnica non avrebbe mai potuto essere così celermente concluso senza l’intervento del fratello gesuita PIETRO RUSCONI, esperto nella materia. A lui va una grande riconoscenza.

3- Appena avviata la produzione abbiamo usato i primi aratri per organizzare, come l’anno scorso, delle formazioni dei contadini, non solo all’uso degli aratri a trazione animale ma anche alla protezione e arricchimento del suolo. Possediamo infatti une decina di equipe di questo tipo di formatori.  Abbiamo potuto formare tra Gennaio e Marzo circa 3000 contadini. Nel corso di queste formazioni i contadini ponevano anche le loro domande di acquisto che venivano poi riferite ai fabbri in funzione della zona. Questi si mettevano all’opera che era poi completata dall’atelier Foi et Joie-Rusconi.

4- Insomma, malgrado la produzione dei fabbri sia lenta a causa delle loro tecniche primordiali, abbiamo potuto ultimare il vostro progetto in un tempo record.  Ouff!!!!!

Le difficoltà principali sono state descritte nel punto precedente per iniziare una produzione locale. Altre difficoltà maggiori non le abbiamo avute se non quelle delle distanze dei trasporti. Per darvi un’idea: un fabbro lavora a Mangalmè che si trova à 130 km Nord-Est di Mongo e un altro a Melfi che si trova 200 km a Sud di Mongo. Ne abbiamo poi uno a Mongo centro e il quarto a Bitkine che si trova a 53 km. Poi devo aggiungere che negli ultimi giorni, a causa della chiusura delle strade per coronavirus, abbiamo difficoltà  a reperire i bulloni. Comunque ce l’abbiamo fatta.

  • IMPATTO DEL PROGETTO SUI BENEFICIARI: l’impatto esatto lo avremo dopo la stagione dei lavori agricoli in Novembre al momento dei raccolti. Comunque l’inchiesta fatta per gli aratri venduti l’anno scorso ha dimostrato un incremento molto forte della produzione  per i possessori di aratri. Infatti hanno duplicato e a volte triplicato le superfici di cultura, facendo meno fatica e raccogliendo tre volte più. Sarà la stessa cosa anche per questo progetto.
  • IMPATTO SULL’AMBIENTE: le formazioni alla protezione del suolo e al suo miglioramento con tecniche appropriate, benché difficile e lento, comincia ad entrare nella visione dei contadini. Alcuni sono riusciti a rendere fertili dei terreni considerati sterili.

Gli aratri sono stati venduti  ai capi famiglia che poi fanno anche beneficiare almeno due famiglie vicine. Considerando che una famiglia conta in media 10 persone possiamo dire di aver fatto un bel favore a 7.800 persone.

Le testimonianze di riconoscenza del bel lavoro della Chiesa cattolica grazie a questo progetto sono corali. Ne scelgo una che mi sembra eccezionale e significativa, fatta da un contadino di cui è bene conservare l’anonimato:

“I paesi arabi non fanno che riempire il paese di moschee come se la preghiera da sola ci portasse la soluzione dei nostri mali. Solo la Chiesa cattolica, senza chiederci nulla in ricambio, ha pensato veramente a liberarci dalla miseria attraverso questi aratri e a questa formazione agricola che nel passato nessuno ci ha elargito. E’ qui che noi vediamo la vera presenza di Dio! UN GRAZIE SINCERO A TUTTI VOI E CHE DIO VI BENEDICA”

P.Franco Martellozzo à Mongo il 22-Maggio 2020

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Alcune foto da P. Franco che ci scrive:

Carissimi,

approffitto che il momento é propizio per l'internet e vi mando la prima scaglionata di foto che concernono:

Le  foto rappresentano:

1 - due aratri appena prodotti dal saldatore di Bitkine e analizzati.

2 - la Produzione di 20 aratri dal saldatore di Mongo, già completati dell'intervento dell'atelier Foi et Joi-Rusconi.

3 - Trasporto in un villaggio all'associazione ADELCP dove é data la formazione.

4 - Le ultime 4 foto concernano un incontro di responsabili di tutta la federazione.

A presto,

P. Franco

Aggiornamento da P. Franco:

Buongiorno!

Siamo alla fine del progetto e volevo chiedere a Caritas Antoniana se possiamo usare gli ultimi 1000 euro per far fronte alle spese di lotta in prevenzione del coronavirus che la diocesi conduce a spron battuto.. Si tratterebbe di fabbricare 6 impianti per la fabbricazone della varichina e di fare la formazione i 6 località.

Tale trattamento consentirebbe di depurare l'acqua e renderla potabile.

Per quanto riguarda il progetto, il ritardo nella conclusione é dovuto al non arrivo di aratri cinesi e al loro rimpiazzamento per fabbricazioni locali, che sono assai lente e che domandano un controllo assiduo per la loro idoneità.

Noi qui stiamo tutti bene e speriamo che il calore di questi giorni (45 regolari all'ombra) tenga lontano il virus.

Con riconoscenza 

P.Franco.

Ecco P. Franco con un aggiornamento/relazione

Ciao Silvia

Scusa del ritardo ma ....ero occupato a installare le apparecchiature per la fabbricazione della varechina ovunque questo  possibile, per prepararsi al virus....che fortunatamente qui nella mai regione non ha ancora fatto apparizione. E' arrivato appena in capitale con una decina di casi. 

Ecco la situazione del progetto aratri.

Noi contavamo su un acquisto rapido di aratri cinesi per metterli al più presto al servizio dei contadini. Ma di aratri cinesi neanche l'ombra sul mercato del Ciad.

Quindi abbiamo organizzato un corso di formazione per i 4 miglliori fabbri della regione a partire dalla nostra officina FOI ET JOIE RUSCONI.

Grazie anche alla presenza del fratel gesuita Pietro Rusconi, iniziatore di tale officina, i quattro fabbri hanno imparato a costruire aratri ed erpici su un modello unico. Tuttavia non avendo essi gli attrezzi necessari per un vomere robusto, questo lo produce l'officina.

Ora la produzione fila abbastanza veloce, circa 300 aratri sono già sui vari centri di smistamento

Ci rendiamo ora conto che l'assenza di aratri  cinesi ci dà una grande opportunità di lanciare la produzione locale e anche tutto un lavoro di riflessione tecnica per adattare e migliorare gli attrezzi in funzione delle esigenze concrete dei contadini.

IN DEFINITVA  UN BELLISSIMO PROGETTO  PER IL QUALE VA A VOI UNA GRANDISSIMA RICONOSCENZA...

Un grande augurio che il flagello cessi da voi e possiate riprendere serenamente le vostre attività.

Un grande abbraccio anche al Padre Maragno e ...a presto per il resoconto finale.

P.Franco

The new project

Il Guera è una regione del Ciad con capoluogo Mongo. Dal 1963 al 2009 la regione è stata tormentata da guerre e guerriglie, e quindi durante questo periodo nessun progresso agricolo è stato possibile. Ultimamente il governo ha voluto lanciare una grossa operazione con trattori pesanti inadatti al suolo e che hanno finito per distruggere la parte organica dei terreni.

Da qui la decisione di lanciare la cultura a trazione animale con aratri ed erpici diversificati e adatti alla diversità dei terreni. Un tipo di cultura altamente ecologica che usa il letame degli animali come concime. Sono stati presentati i modelli ai fabbri locali e lanciata la fabbricazione all’inizio del 2018

Dall’inizio del 2018 a oggi sono stati formati alle tecniche agricole 3.800 contadini e si sono venduti loto 1.200 aratri. Ma le domande sono enormi e si contano di venderne loro almeno 800 all’anno per i prossimi 5 anni. La presente richiesta prevede l’acquisto di aratri.

 

Project referrer: P. Franco Martellozzo