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Dopo i banchi, ecco completato il blocco amministrativo!

Manca ancora l'arredamento e i bagni, ma intanto un obiettivo è stato raggiunto.

Grazie a tutti per aver contribuito a questo progetto

Primo resoconto

Con la prima rata sono stati acquistati 140 sui 160 previsti. 

Hanno anche iniziato i lavori al blocco amministrativo. Grazie al contributo locale hanno raccolto i materiali per poter fare delle buone fondamenta.

The new project

Si tratta di una scuola cattolica costruita nel 1969, con 8 aule. Tra il 2015 e il 2017, anni del conflitto in Kasai, l’esercito l’ha occupata, trasformandola in campo militare, bruciando i banchi saccheggiando il materiale didattico, oltra a sparare al tetto, forando le lamiere. Oggi, grazie al precedente progetto di C.A, *7253., circa 700 studenti possono frequentare un ambiente scolastico sano e confortevole.

Per completarla occorre costruire un blocco amministrativo,arredare le aule e i bagni. Hanno preferito tralasciare per il momento i bagni, ritenendo più urgenti le altre due necessità. Questo perché come ha spiegato l’Abbè Robert Ashila: “…lo abbiamo ritenuto necessario per garantire il corretto funzionamento della scuola. L'unità amministrativa, infatti, serve non solo come direzione della scuola, ma anche come luogo per le relazioni con il pubblico. Qui troviamo i vari uffici del direttore, del vicedirettore e del responsabile della disciplina e della scuola. C'è anche il magazzino per l’archiviazione dei documenti, di studenti e docenti e per archivi scolastici. Non abbiamo una stanza per la biblioteca, e creeremo qui lo spazio per la conservazione di libri. Tutti questi elementi nella loro diversità dimostrano l'importanza dell'unità amministrativa per la nostra scuola. Attualmente questi diversi uffici scolastici non hanno locali e si lavora all'aperto sulla veranda della scuola con forti disagi quando piove”.

I banchi verranno realizzati nella falegnameria della diocesi che è anche l'unico dipartimento di Kananga che li fornisce con ottima qualità oltre ad altri mobili. 

 

Project referrer: Abbè Robert Ashila Tshibuabua