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Resoconto finale

Di seguito si elencano i lavori eseguiti in questi ultimi mesi a completamento dell’intera opera:

  1. Pavimentazione interna e esterna, interna con piastrelle mentre per la pavimentazione esterna è stato utilizzato una copertura in cemento antisdrucciolevole ad opera della impresa locale di affidamento lavori;
  2. Impianto elettrico con posizionamento quadri di distribuzione, guaine, canaline, interruttori con il supporto dell’équipe di volontari Italiani con competenze specifiche;
  3. Impianto LAN per connessione rete con il server centrale collocato presso la Direzione dell’Ospedale
  4. Impianto idraulico sia per acqua potabile (zona cottura e zona mensa) che acqua pulita ma non potabile per i lavelli di pulizia delle stoviglie e bagni, realizzata dal personale dipendente della Fondation Medicale;
  5. Copertura e protezione zona antistante la cucina e la zona mensa, realizzata dalla impresa locale di affidamento lavori;
  6. Opere di giardinaggio nei muri di contenimento realizzati sulla strada di accesso, realizzato dal personale dipendente della Fondation Medicale.

Aggiornamento da don Simone:

Gent.ma Claudia,

i lavori alla FMA, così come documentato nel rapporto precedente, sono sostanzialmente terminati.

Erano rimaste in sospeso alcune sistemazioni a carico dell’impresa e sono state completate in questi giorni. Nelle prossime settimane ci sarà la consegna lavori e procederemo a pagare il saldo.

I fondi relativi a questa ultima tranche vengono dalla Diocesi di Reggio Emilia  (Centro Missionario Diocesano e Case della Carità). Non appena verseremo la rata finale ve ne daremo comunicazione.

Un caro saluto,

don Simone Franceschini

Secondo resoconto dal racconto di Don Simone:

Questa ultima rata è stata completamente utilizzata per i lavori interni, in particolare:

  1. Intonaco, tinteggiatura e piastrellamento delle pareti divisorie interne
  2.  Restauro e tinteggiatura finestre e porte
  3. Posizionamento Tubi PPR acqua e accessori
  4. Zona per il contenimento del Combustibile per la stufa
  5. Predisposizione per l’alloggio della stufa (acquistata in Italia in quanto sul posto non era possibile avere un prodotto di alta qualità)
  6. Realizzazione di un muro di protezione nella zona mensa

Nel mese di maggio, con la supervisione di una équipe italiana, sono state definite nello specifico le misure per le condutture acqua e scarichi.   Nella logica di ridurre il più possibile le difficoltà di manutenzione e gestione dell’acqua e luce, tutte le condutture e canaline sono state messe in esterno utilizzando per l’acqua tubi in PPR. Nel mese di maggio sono stati posizionati 15 tubi e accessori di collegamento alla rete idrica dell’ospedale. Gli scarichi sono stati realizzati dalla ditta che ha appaltato i lavori, mentre le condutture dell’acqua sono state realizzate dal personale interno dell’Ospedale. Inoltre sono state tracciate le linee elettriche e di rete per la zona ufficio. 

Anche nella zona mensa, in seguito al sopralluogo effettuato nel mese di maggio 2024, si è valutato opportuno integrare la costruzione con un muro altezza 1 metro lungo tutto il perimetro esterno, a protezione dei tavoli sia dalle intemperie che da animali da cortile. Insieme al muro di protezione, sono state realizzate due porte in metallo, una in corrispondenza dell’ingresso merci, e una per ingresso persone e pasti.

Ha completato i lavori della cucina e mensa la costruzione della tettoia di collegamento con il corridoio, consentendo quindi di fare tutto il tragitto dalla cucina alle degenze in protezione dalla pioggia.

Le condizioni atmosferiche non hanno permesso di iniziare la formazione con l’Ufficio Regionale per la nutrizione.

La realizzazione della via di accesso alla cucina e già terminata con la prima rata di Caritas Sant’Antonio Padova è stata provvidenziale in quest’anno dove le piogge sono state quotidiane. Il canale realizzato di raccolta delle acque piovane ha permesso a tutta la zona di accesso non solo alla cucina ma in particolare al Pronto Soccorso, di avere sempre un accesso sicuro e senza rischi particolari, cosa che prima non era assolutamente possibile. Anche l’accesso al Reparto donne, grazie ai lavori di sistemazione del cortile antistante la cucina, ha reso meno faticoso e complicato il lavoro del personale infermieristico e medico, così pure come dei parenti in visita alle pazienti.

È iniziata invece l’attività di preparazione pasti riservata ai bambini malnutriti che arrivano in ospedale. Purtroppo la malnutrizione nella zona in cui si trova l’ospedale, è situazione frequente e si sta cercando di fare quanto possibile nei limiti delle risorse economiche. I bambini vengono segnalati dal pediatra relativamente alla condizione clinica e lo sportello sociale dove opera una Assistente Sociale si occupa di valutare la situazione economica della famiglia e di prendere i contatti con gli Agenti Comunitari dei villaggi di provenienza per poi riaffidare il bambino alla dimissione dall’ospedale. La dimissione è determinata dal raggiungimento del peso indicato dalle dai protocolli ministeriali. Il bambino malnutrito e un genitore (o chi per esso)  ricevono  3 pasti al giorno per 7 giorni alla settimana; il tradizionale riso e loka tipico di ogni persona in Madagascar, è accompagnato da una integrazione con Biscotti proteici 2 volte alla settimana e 1 giorno con farina integrata, entrambi di produzione Malgascia e indicati dalle linee sanitarie del Paese.  I bambini in questa primissima fase (dal 12  giugno 2024 )  che hanno beneficiato del pasto integrato sono stati 15 con un aumento ponderale di circa 800gr alla settimana.

Primo resoconto:

Questa prima fase dell’intervento complessivo, ha visto due principali interventi:

  1. Sistemazione dell’accesso al cortile antistante la nuova cucina – periodo dicembre 2023- gennaio 2024
  2. Lavori di demolizione e avvio costruzione della parte muraria della cucina

Intervento 1- L’ospedale si trova a 12 Km dalla strada nazionale, attraverso una pista in terra battuta accessibile nel periodo secco, molto difficoltoso in tutto il periodo delle piogge che vanno da Gennaio a Aprile, spesso accompagnate da cicloni di media o alta intensità. Dalla pista l’ingresso all’Ospedale è protetto da una semplice sbarra per evitare l’ingresso nell’area con mezzi a motore se non per i mezzi che accompagnano i malati. Le strutture dell’Ospedale, compreso la struttura che verrà trasformata a Cucina/ Mensa, sono collocate su una altura e dove la via di accesso era impraticabile con mezzi a motore quali potranno essere la consegna degli alimenti in grandi quantità. La salita di accesso non aveva canale di scolo per convogliare le acque, per cui l’acqua piovana scavava dei solchi lungo tutto l’accesso. Inoltre erano presenti gradini di accesso al padiglione adulti ma non c’erano sistemi di terrazzamento e protezione, per cui di difficile utilizzo.

Si è quindi provveduto a realizzare:

  • canale di scolo lungo tutta la salita con base in sassi e cemento più condutture in cemento del diametro di 50 cm 
  • terrazzamento su tutto il fronte Nord del padiglione Adulti
  • muri di contenimento 
  • sistemazione del manto stradale di accesso al padiglione
  • sistemazione cortile antistante cucina
  • realizzazione caditoie di raccolta delle acque
  • piantumazione del terrazzamento e delle pareti in terra lato salita di accesso

Per il recupero delle acque piovane sono state realizzate nuove caditoie sul lato esterno di tutti i marciapiedi (Cucina e Padiglione) oltre a caditoie lungo il cortile che convogliano l’acqua nel canale.  In ultimo è stata realizzata una protezione sul fronte Ovest della salita di accesso per evitare che eventuali acque piovane si scarichino sulla parete in terra presente a lato strada.

Intervento 2 – Con la prima rata Caritas Sant’Antonio sono stati realizzati i seguenti interventi:

  • demolizione dei tetti in lamiera da sostituire in quanto bruciati da anni di calore dei 20 focolari
  • allestimento di una cucina temporanea utilizzando quando recuperato dalla demolizione ( lamiere e pali ) La cucina temporanea è stata realizzata in una zona dell’ospedale dove può servire ulteriori strutture quali gli appartamenti per i malati con tubercolosi che risiedono presso l’ospedale per i due mesi necessari alla terapia . L’alloggio è gratuito e messo a disposizione dall’ospedale.
  • Demolizione dei 20 focolari
  • Costruzione delle pareti divisorie con realizzazione dei nuovi ambienti per dispensa, ufficio, zona cottura e zona frigo
  • Realizzazione della veranda antistante la cucina dove verrà collocata la mensa per i dipendenti
  • Realizzazione piano di appoggio in cemento e lavandini nella zona Mensa
  • Pavimentazione

Tutto il materiale in laterizio risultante dalle demolizioni è stato utilizzato per la riparazione delle zone più ammalorate della pista di accesso all’ospedale. I lavori per la riparazione della strada sono stati fatti in collaborazione tra il Comune di Ampasimanjeva, il personale dell’Ospedale e i cittadini dei villaggi confinanti con la pista.

Aggiornamento

Rispetto all’aggiornamento precedente, incentrato sulla sistemazione del terreno antistante il fabbricato, l’avanzamento lavori ha riguardato:

- La canalizzazione delle acque piovane che negli anni avevano reso impraticabile l’accesso al padiglione delle cucine;

- la demolizione della copertura e degli interni della precedente cucina (che disponeva di 16 focolari a disposizione dei familiari dei malati)

- la realizzazione di una cucina temporanea: per continuare a garantire la possibilità di preparare i pasti è stata allestita una cucina provvisoria (recuperando le lamiere del tetto abbattuto) dove i familiari dei pazienti si attrezzano in autonomia per la raccolta della legna e acquisto del riso e loka (condimento del piatto di riso, generalmente a base di erbe);

- avvio lavori di costruzione.

I lavori di demolizione sono terminati con la fine del mese di gennaio 2024 e hanno comportato l’abbattimento dei focolari in muratura (con le relative cappe), del tetto e della struttura in legno non più utilizzabile. Da segnalare che buona parte dei laterizi abbattuti sono stati recuperati e utilizzati per la manutenzione ordinaria della pista in terra battuta che dalla strada nazionale porta all’ospedale.

Nel mese di febbraio sono iniziati i lavori interni con la realizzazione della parete divisoria tra dispensa e zona preparazione pasti. Sono stati inoltre realizzati le colonne in cemento armato per la realizzazione della zona mensa con successiva posa delle travi in legno.

Con l’inizio dei lavori interni è stata fatta un’ulteriore valutazione sul posto che ha portato a modificare l’orientamento delle due zone (dispensa – preparazione pasti ) per meglio favorire l’accesso del materiale e l’uscita dei carrelli. È stato quindi predisposto un nuovo layout e sono stati definiti gli scarichi e gli allacciamenti elettrici (le metrature sono rimaste invariate, ma sostanzialmente è stato invertito il lato sud con il lato nord).

Aggiornamento

Gent.ma Silvia,

le scrivo per un aggiornamento rispetto ai lavori in corso alla FMA in Madagascar.

Il cantiere all’ospedale è partito da poco meno di 20 giorni e sta procedendo molto bene: i lavori esterni del terreno sono a buon punto e tra una decina di giorni è previsto l’avvio dei lavori di ristrutturazione dei locali cucine.

Cordialmente,

Marcello

The new project

L’Ospedale “Don Mario” – Fondation Medicale Ampasimanjeva (FMA), di cui il Vescovo è presidente, opera da oltre 50 anni a favore della popolazione locale che per larga parte vive in un’area remota di difficile accesso, una delle più povere del Madagascar.

La partecipazione richiesta ai malati si basa sulla quota fissa per i ricoveri e le visite, mentre è diversificata per tipologia di prestazione. Tuttavia, se il malato non è in grado di pagare, la partecipazione viene rateizzata. Se il malato è stato censito come appartenente alla lista di povertà estrema, le prestazioni sono gratuite.

La FMA è costituita da 9 Padiglioni ad uso sanitario, di cui 4 per la degenza, 4 per il Pronto Soccorso, Farmacia, Blocco Operatorio e Laboratorio, e 1 per l’Amministrazione/Direzione; inoltre vi sono: un villaggio per i malati con Tubercolosi, padiglioni per locali tecnici (magazzini, garage, falegnameria, accumulo fotovoltaico, ecc.), la Casa per l’accoglienza dei Volontari e Ospiti e la Casa di Carità delle

Suore che offrono un importante servizio. Sono inoltre presenti 5 locali di uso comunitario, che svolgono una funzione di estrema importanza: due cucine, due bagni (completi di WC, docce, e lavatoi) e un dormitorio, tutti ad uso gratuito. Attualmente i bagni sono solo parzialmente utilizzabili.

Obiettivo della richiesta è assicurare la preparazione/somministrazione dei pasti caldi ai malati assistiti dalla FMA tramite la creazione del servizio mensa, ristrutturando lo stabile e lo spazio attualmente in uso.

Attualmente i familiari dei pazienti debbono provvedere autonomamente ai pasti. L’ospedale mette a disposizione il focolare mentre il famigliare del paziente deve portare da casa le pentole, acquistare in loco riso, verdure, condimenti e il carbone di legna. 

Lo stabile ristrutturato sostituirà 20 focolari e avrà una piccola distesa coperta con 4 tavoli per un totale di 24 posti a sedere dove consumare i pasti.

 

Project referrer: Don Simone Franceschini Fidei Donum