I Missionari Clarettiani (Congr. fondata in Spagna nel 1849) sono presenti nella Rep. Dem. del Congo dal 1962. Si sono stabiliti in gran parte nelle zone rurali quasi abbandonate dallo Stato. Oltre alla missione pastorale in diverse parrocchie (12 parrocchie con più di 100.000 fedeli), si occupano anche di pastorale sociale, educazione, formazione della popolazione, accompagnamento delle donne e delle ragazze rurali, formazione professionale dei giovani disoccupati, il ripristino delle strade agricole, la lotta contro l’insicurezza alimentare e la fornitura di acqua alla popolazione vulnerabile.
Questo progetto verrà realizzato nel distretto di Mbenseke, un comune periferico e rurale di Mongafula a Kinshasa. È il comune più grande della città, che ne conta 24 ed è essenzialmente agricolo; non è urbanizzato e la popolazione, estremamente povera, vive per lo più in condizioni di estrema difficoltà, mancano: le strade, l'accesso all'acqua potabile e all'elettricità è fortemente limitato.
Su richiesta di questa popolazione in difficoltà e per alleviare un po’ la loro sofferenza, i Missionari Clarettiani chiedono a CSA un contributo per poter scavare un pozzo, di 200 mt.di profondità, nel terreno di loro proprietà, e dotarlo di due cisterne d'acqua da 5.000 litri ciascuna. Queste serviranno per immagazzinare l'acqua e saranno collegate direttamente al punto di distribuzione alla popolazione situato proprio all'ingresso della concessione missionaria clarettiana.
Le popolazioni locali potranno così attingere acqua da questo punto di distribuzione idrica pubblica senza difficoltà o vincoli. Per quanto riguarda la gestione dell'acqua, verranno organizzati incontri di sensibilizzazione per il corretto utilizzo, in particolare attraverso le Comunità ecclesiali di base e le parrocchie limitrofe. Inoltre, per una gestione razionale è previsto che la popolazione beneficiaria possa contribuire con almeno 150 CDF (0,25 euro) per ogni 100 litri di acqua prelevata. Ciò non riguarda le famiglie povere e vulnerabili, nè gli anziani e i bambini. Ci sono all’incirca 700 famiglie, con almeno 6 persone per nucleo familiare: quasi 4.200 persone potranno beneficiare di questa azione.