La Fondazione Chankuap, opera salesiana, nasce nel 1996 dopo un’esperienza di 25 anni di attività nella Missione di Macas, con lo scopo di ampliare e strutturare le sue attività, per promuovere uno sviluppo comunitario, in particolare dei gruppi vulnerabili.
Il progetto verrà realizzato nel Canton Taisha, provincia di Morona Santiago, una zona che non ha conosciuto alcuno sviluppo ed è quella con il maggiore tasso di povertà, pari al 97,4% e i destinatari sono le comunità Shur Y Achuar. Ciò che peggiora la situazione è che questa zona non è raggiunta da vie che consentono il trasporto terrestre e l’unico modo per raggiungerla è l’uso di piccoli aerei. La comunità comunica con la Fondazione mediante la radio.
L’82% dei boschi tropicali sono in questa zona e la popolazione vive di agricoltura, caccia, raccolta di piante autoctone, vendita di bestiame o legname e, attraverso la Fondazione, commerciano soprattutto nella vendita di cacao e arachidi per coprire i loro bisogni primari, lavorando questi prodotti in modo consapevole e equosolidale.
Sono stati creati gruppi solidali di lavoro, formati da produttori che garantiscono la pianificazione delle diverse attività imprenditoriali per raggiungere l’obiettivo della qualità, quantità e continuità nella produzione e, successivamente, di esportazione.
Il commercio equosolidale: necessità di potenziamento
Tutti i promotori di questi gruppi solidali sono esclusivamente autoctoni. Questo ultimo anno le imprese private di cioccolato hanno dimostrato un grande interesse verso questa realtà e alcune aziende italiane e svizzere hanno visitato le comunità Shuar della zona. Con una ditta svizzera è già stata avviata una trattativa per cinque anni. Gli arachidi sono stati riconosciuti di qualità superiore, soprattutto per il mercato degli Stati Uniti, attraverso la ditta Essencial Living Foods che vuole aumentare le quantità di acquisto e attuare un accordo commerciale per appoggiare i produttori locali, che volentieri hanno accettato questa sfida, ma occorre potenziare le loro capacità produttive per permettere loro di raggiungere questi obiettivi.
E’ necessario dotarsi di cinque tendoni per l’essiccamento delle arachidi, un prodotto molto delicato e di facile deterioramento quando rimane in magazzino per troppo tempo. Deve essere asciugato in modo adeguato per non essere attaccato dai funghi. Attualmente vengono utilizzati tendoni costruiti nel 2008-2009 che non danno però più le garanzie necessarie, poiché la loro efficacia dura nell’arco di due anni.
Per quanto riguarda il cacao, il punto cruciale è la fermentazione e la essiccazione. Attualmente sono solo 7 le comunità che producono cacao, mentre si vorrebbe raggiungere il numero di 20. La fermentazione avviene in una struttura di legno composta da 4 file divise in 3 cassetti con una capacità totale di 800 libbre, coperta da un tetto in zinco. Il progetto prevede la costruzione di due strutture di fermentazione.
Il prodotto finito sono le tavolette di cioccolato con alta percentuale di cacao e bassa quantità di zucchero, che hanno buona vendita sul mercato. Tutti i prodotti saranno certificati .
I beneficiari diretti saranno 100 produttori di cacao e arachidi.