CLARA è l’organizzazione ONG che promuove questo progetto a favore dello sviluppo delle zone rurali e degli agricoltori e delle loro famiglie che versano in situazione di forte povertà.
Oggetto della richiesta è un villaggio conosciuto come Chak 412 che si trova sulla strada Toba Tek Singh Road. Questa zona rientra nella giurisdizione della Diocesi di Faisalabad. Non si tratta di un insediamento puramente cattolico poiché è composto da diversi villaggi limitrofi dove vive gente di sette, caste e religioni diverse. Producono per lo più arance di ottima qualità che vengono esportate in tutto il Paese. L’agricoltura è la maggior fonte di reddito della zona
Una storia che vale la pena conoscere
La maggior parte dei Cattolici che vivono qui sono poveri contadini senza terra che faticano a sostenere il quotidiano. A maggio 1988 fu offerto a questi contadini di rilevare 1125 acri di terreno che avrebbe richiesto comunque un duro lavoro per essere reso coltivabile e fertile. Finalmente nel 2012 grazie anche alle fatiche dell’organizzazione CLARA che in tutti questi anni ha organizzato incontri di sensibilizzazione per rivendicare i propri diritti e il proprio futuro, i poveri contadini sono finalmente entrati in possesso di questa terra grazie anche all’aiuto della Diocesi. A oggi sono riusciti a concludere la prima fase, iniziata in agosto 2014, con la costruzione di 45 minicasette (di una sola stanza in mattoni), per un totale di 45 famiglie.
Sono state installate delle tubature e 29 pompe a mano per l’acqua e per l’irrigazione dei campi, sono stati impiantati alberi su 1000 acri di terreno e sono stati condotti incontri di consulenza e pagate le tasse sulla proprietà. Altre persone si stanno trasferendo in questo villaggio per prendere possesso della loro terra e poterla coltivare. In Pakistan è un grande onore per i cristiani possedere la propria terra e coltivarla.
C.A. riceve la richiesta per collaborare alla realizzazione della seconda fase: approvvigionamento di cibo per 90 famiglie, la costruzione di altre 55 casette, l’acquisto di capre e l’installazione di 12 tubazioni più 5 generatori di corrente oltre al pagamento di un mutuo per il terreno.
Non potendo provvedere a tutti, grazie alla rete di aiuti, le casette della prima fase sono state costruite e per la seconda fase stanno cercando altri aiuti.
Pertanto Caritas Antoniana provvederà al costo dei materiale per i bagni, tubature per i pozzi, 2 motori/generatori € 1.500, semi, fertilizzanti, pesticidi.