L’ Associazione Tumaini ha elaborato alcuni mesi fa, insieme ad alcuni esperti di altre Associazioni, un progetto per la diffusione dell'apicoltura nei villaggi intorno a Goma, allo scopo di coinvolgere le popolazioni locali, in particolari le donne in condizione di particolare vulnerabilità, in un'attività che fosse compatibile con la situazione locale caratterizzata ancora da precarie condizioni di sicurezza e da un'estrema povertà.
Nel territorio d’intervento, l’apicoltura è ancora ti tipo rudimentale basata principalmente sulla raccolta di miele da alveari spontanei. Le tecniche utilizzate per la raccolta portano, nella maggior parte dei casi, alla morte dell’intero sciame, contribuiscono ad impoverire il territorio dal punto di vista biologico e risultano antieconomiche perché riducono i quantitativi di miele producibili con lo stesso quantitativo di api. Il miele è un alimento localmente utilizzato e si può trovare venduto nei mercati locali in bottiglie di plastica.
Il progetto si prefigge di introdurre in due villaggi, Sake e Bweremana, nel nord Kivu, l'allevamento delle api come attività economica che contribuisca in modo significativo all' autosufficienza di famiglie vulnerabili i cui capi-famiglia sono donne con figli a carico o ragazze orfane primogenite. Con un media di 6 persone a famiglia, i beneficiari primari saranno 30 famiglie.
Le arnie, in numero di 3 per ogni famiglia, verranno realizzate da artigiani locali, mentre gli attrezzi indispensabili per la cura degli alveari verranno acquistati da rivenditori che operano a Kigali, nel vicino Rwanda e in Italia.