- Projet n. 6816
- Zooti - Togo
- Combien : € 490.590
- Catégories : Malati, Promozione umana
- Date de début : 28/03/2019
- Terminée sur : 03/04/2022
Relazione finale COMPLETA di Sr. Simona. Abbiamo scelto di pubblicarlo per intero.
Dopo vari anni di preparazione e tre anni di lavoro intenso eccoci alla fine di questo grande progetto, ci sembra come un sogno che si realizza, un miracolo che si compie davanti ai nostri occhi senza che ce ne siamo resi conto.
Non é stato facile arrivare alla fine, e i problemi sono stati tanti, il tempo donato senza riserve, le inconprensioni e le delusioni, le gioie e le soddisfazioni, tutto é filato via come in un film …. Ma siamo alla fine e ci sembra ieri che stavamo iniziando…. E in più, sentiamo come una certezza che ci fa bene e male allo stesso tempo, che in realtà siamo solo all’inizio !!! La fine di questo progetto é solo un’inizio di qualcosa di enorme che noi stessi non possiamo immaginare ….come tre anni fa non potevamo immaginare che il tempo sarebbe passato rapidamente come un razzo e ci avrebbe portati dove siamo ora …
In realtà , tutto é nato da un grande desiderio che il Signore ha messo nei nostri poveri cuori : aiutare i nostri fratelli malati mentali togolesi, abbandonati da tutti, dimenticati dalla società, emarginati come animali, rifiutati come….spazzatura.
Davanti a questa realtà, abbiamo cominciato a lavorare e a creare ed ecco il centro Misericordia di Zooti, centro di accoglienza dove dal 2017 centinaia …. direi piuttosto migliaia di malati mentali sono passati per ricevere cure, amore, considerazione….
Un’esperienza bellissima di accoglienza e di amore concreto, spesso pero’ tinta di sofferenza davanti alla constatazione dell’abbandono da parte delle famiglie, delle ricadute continue dei malati rientrati in famiglia in ottime condizioni e spesso riportati nel centro dopo un po’ di tempo con sintomi peggiori dei precedenti, per… abbandono della terapia.
Queste esperienze dolorose ci hanno dato la convinzione che la malattia mentale non si cura solo coi farmaci. Quando un malato é « guarito », bisogna che possa ricominciare a vivere come i « sani ». Cioé avere una casa, una famiglia, un lavoro, qualcosa da fare in questo mondo che dia un senso alla sua vita e per il quale questo malato sarà disposto a continuare a curarsi.
Ma cosa succede qui ? Quando il malato curato ritorna a casa…. E’ li che i problemi cominciano. La famiglia lo guarda con occhi sospetti, scettica sulla sua guarigione, in attesa della prossima crisi attribuita a chissà quale spirito. E poi … chi ha i soldi per andare ogni mese agli appuntamenti a Zooti ? E poi …. non si lavora. In quanto malato, non lavora, non fa nulla, non ha nessuno accanto….e allora, perché e per chi prendere i farmaci ? E c’é l’abbandono della terapia seguito dalla ricaduta !!!
Per questo ci siamo detti che per completare la terapia di un malato mentale bisogna renderlo capace di lavorare, di produrre, di sostenersi, di sentirsi utile … bisogna insomma ridargli una vita normale e la speranza di un nuovo futuro !!!
Ecco come é nato il centro di reinserzione St Antonio di Padova di Zooti.
Il centro appena costruito é cosi composto : I dormitori per circa una cinquantina di malati, compresi di doccie e bagni e della cucina,
Una panetteria, il mulino, un negozio, la parrucchiera, la sarta, il meccanico, il falegname, il muratore, il saldatore, l’elettricista, la fattoria agropastorale compresa di orti, campi coltivati e allevamento, dei magazzini , una grande sala polivalente. Questo é quello che abbiamo realizzato col progetto. In più grazie al contributo di alcuni amici abbiamo potuto aggiungere la grotta mariana e una radio che sarà gestita dai malati .
Il centro é alimentato con un sistema elettrico misto che prevede i pannelli solari per la luce e l’elettricità classica per le macchine da lavoro.
In questo centro alcuni malati già formati per i diversi lavori presenti sono già attivi, altri si stanno formando, altri si formeranno direttamente nel centro.
L’idea é che i malati guariti possano formare altri malati in via di guarigione e permettere loro di tornare a casa con un mestiere che potrà loro permettere di ricominciare una nuova vita !!!
Attualmente abbiamo già avviato l’agropastorale, la sarta e la parrucchiera, il mulino, la panetteria é praticamente pronta e a brevissimo si incomincerà qualcosa, la saldatura é pronta per partire. Per gli altri laboratori attendiamo le attrezzature già ordinate e la fine delle formazioni per poter cominciare.
In più il progetto ha permesso di fornire l’acqua gratuitamente alla gente del quartiere, abbiamo fatto un rubinetto esterno collegato al nostro forage per permettere alla gente del luogo di usufruire della nostra acqua e questo ha reso la gente molto accogliente verso il nostro progetto e molto bendisposta verso i malati.
Attualmente sono in corto anche le trattative con la prefettura per tracciare le strade che permetteranno di avere un accesso migliore al centro che si trova in una zona rurale, questo permetterà a molte più persone di conoscerci e avvicinarsi a noi e di usufruire dei nostri servizi.
In generale, il centro è per il paese, secondo le parole del prefetto durante la sua visita, “il punto di partenza per lo sviluppo della località”. Infatti, la presenza del centro di reinsezione, insieme al centro di cura, ha cominciato a cambiare la mentalità sulla malattia mentale della popolazione, che fino ad ora concepiva la malattia mentale come un caso di possessione e di stregoneria. Grazie al centro Saint Antoine de Padoue de Zooti, il rapporto di collaborazione dello Stato con l'Associazione Saint Camille si è infatti intensificato. Ciò ha consentito l'elettrificazione del villaggio in cui è situato il centro e il riavvicinamento delle ASL per una maggiore collaborazione e il miglioramento delle cure e del sostegno dei malati.
Essendo l'unico edificio della località ad altissima capacità di accoglienza, le sale potranno ospitare giornate di incontro e formazione nel campo della salute in generale e della salute mentale in particolare.
In definitiva, possiamo citare il Vescovo della diocesi dicendo che "il centro Saint Antoine de Padoue è una benedizione di Dio" intesa a migliorare a più livelli le condizioni di vita della popolazione.
Tutto questo é bellissimo, certo ! Ma quello che é più bello e più entusiasmante, é vedere i malati riprendere vita grazie alle formazioni, grazie al lavoro e alle piccole responsabilità che vengono loro affidate e che li rendono sempre più sicuri di loro e sempre più certi che il futuro riserva loro una nuova vita. La malattia mentale non é più la fine di tutto : grazie anche a questo centro sempre più malati riscoprono il senso e il gusto della vita, e hanno di nuovo voglia di ricominciare !!!
Ringraziamo il Signore che ci ha permesso di essere testimoni oculari di tanti piccoli miracoli di « risurrezione » !!!
Ecco Sr. Simona!!! Troverete tante belle foto in copertina!
Ciao a tutti carissimi amici e amiche della Caritas antoniana. Buon anno nuovo e che il Signore sia con voi in ogni istante e vi guidi e vi protegga in tutte le azioni che mettete in atto per il bene dei suoi figli più fragili.
Noi stiamo bene, il centro è finito e stiamo pian piano arredando e aprendo gli atelier. Abbiamo cominciato già le attività all'agro pastorale e presto apriremo gli atelier di parrucchiera e sarta. Vi mando qualche foto.
Le decorazioni del muro sono state fatte da alcuni malati. Il Prefetto è ventuo in visita nel nostro centro!
Un abbraccio a tutti e benarrivato al nuovo direttore.
Con affetto
Suor Simona
Siamo quasi alla fine di questo bellissimo progetto giugno!
Ciao carissimi. Grazie del messaggio. Noi abbiamo praticamente finito la tranche attuale, per inizio agosto vi mando in rendiconto.
Abbiamo quasi finito tutto. Ora cerco di mandarvi qualche foto. Come anticipo..... (foto gradi di copertina)
Il centro é bellissimo.... Mi piacerebbe che poteste vederlo dal vivo...
A prestissimo!!!
Ci scrive Sr. Simona.... e condividiamo con voi queste tragiche notizie, unendoci in preghiera
Carissimi amici della Caritas antoniana,
grazie della vostra mail e della vostra preoccupazione per noi. Purtroppo questo é un periodo molto brutto per noi: tre settimane fa é morta improvvisamente suor Tiziana, la suora con cui avevo iniziato questa missione in Togo. L'abbiamo trovata morta una mattina, a 66 anni, senza nessun problema di salute apparente. Per noi qui è un duro colpo che stiamo riferendo pian piano. In più lei era la nostra economa e stiamo cercando di capire e sistemare la contabilità.
Vi chiediamo davvero di pregare per noi....
Anche per il covid le notizie non sono belle. Abbiamo avuto un focolaio di infezione nella casa di accoglienza dei bambini e siamo alle prese con isolamenti e tamponi.... Per fortuna nessuno ha sintomi, ma c'è comunque la paura...
Nonostante tutto, continuiamo.....
Abbiamo iniziato la pittura degli edifici e l'ordine per i pannelli solari. Appena disponibili vi mando le foto....
Vi abbraccio forte
Sr Simona
Resoconto terza rata:
- Costruzione laboratorio falegname, muratore, elettricista, meccanico, saldatore
- Costruzione sala riunioni
- Costruzione allevamenti
- Costruzione guardiola per guardiano
- Costruzione edificio mulino
- Acquisto tre mezzi di trasporto ape piaggio (3)
- Acquisto attrezzi e materiali per agricoltura
i lavori si sono svolti senza difficoltà e rapidamente a partire dall’inizio di agosto, nonostante inevitabili ritardi legati alla difficoltà di reperire il materiale a causa della pandemia covid19. Il Togo è ancora oggi in emergenza sanitaria e questo influenza in modo importante il commercio e l’acquisto di materiali da costruzione.
Come già concordato gli edifici sono terminati ma manca l’imbiancatura perché preferiamo farla alla fine del progetto per tutti gli edifici per non trovarci alla fine con delle imbiancature già vecchie.
Le foto sono le seguenti: Edificio mulino, Sala riunioni, Laboratori: falegname, saldatore, elettricista, meccanico, muratore.
Guardiola per guardiano dell'allevamento, Pollaio, Allevamento maiali, Allevamento capre, allevamento conigli, Allevamento pecore, Allevamento (vista generale)
Aggiornamento con due foto
Aggiornamento con foto di magazzino e portineria e luogo per allevamento conigli
Terra di missione... terra di fatiche... ce lo scrive Sr. Simona:
Ciao a tutti. Scusatemi per questo silenzio. Solo oggi ho visto la mail. Qui le cose sono diventate davvero tante ed difficile star dietro. Avevo fatto le foto al cantiere tempo fa ma non so se ve le ho mandate. Qui abbiamo quasi finito x questa tranche.
Gli atelier sono finiti, l'allevamento quasi. Penso che per gennaio saro pronta con il rendiconto.
Grazie ancora. Scusatemi tanto. Buon Natale a tutti.
sr Simona
Sr. Simona ci manda alcune foto
I lavori procedono bene e anche la situazione pandemica è sotto controllo.
Nelle foto gli atelier, con il settore meccanico, la sala conferenze e le fondamenta per la costruzione per ospitare gli animali
Altri passi avanti...
Attualmente sono state costruiti: 2 dormitori con recinzione, 2 cucine, 2 blocchi docce-toilette, 2 paillotte, laboratori sarta e parrucchiera, panificio, negozio
I lavori si sono svolti senza difficoltà e rapidamente fino al 21 marzo, quando a causa della pandemia covid19 nel paese sono stati dichiarati dallo Stato tre mesi di urgenza sanitaria con conseguente confinamento e chiusura del cantiere. All’inizio del mese di maggio, pur persistendo il confinamento, abbiamo deciso di riaprire il cantiere per aiutare gli operai che soffrivano la fame e la mancanza di sostegno per le loro famiglie. I lavori hanno ripreso ma lenti e con molte difficoltà legate alla rottura di stock di materiali di costruzione, soprattutto il cemento, che ha ulteriormente ritardato la fine dei lavori di questa parte.
Come concordato ultimamente gli edifici sono terminati ma manca l’imbiancatura perché preferiamo farla alla fine del progetto per tutti gli edifici per non trovarci alla fine con delle imbiancature già vecchie.
Aggiornamento da Sr. Simona
Ciao noi stiamo bene per ora. Spero anche voi. Come vi avevo detto avevamo chiuso il cantiere a causa del covid. Settimana scorsa ho rivisto i costruttori e visto che la situazione ha avuto un evoluzione contenuta hanno chiesto di riprendere i lavori. Oggi tutto ricomincia. Loro pensano che per fine maggio dovrebbero finire i lavori per questa tranche, siamo in pratica in ritardo di un mese. Se tutto va bene a fina maggio vi invio il resoconto.
Settimana scorsa ha piovuto e i malati hanno seminato il mais nel terreno della reinserzione. Hanno fatto circa 3 ettari. Vi mando le foto. Spero che potremo recuperare il tempo perduto. Però vi assicuro che il centro é bellissimo.
Vi abbraccio. Seguono le foto dei campi
Sr Simona
Notizie da Sr. Simona, in questo tempo di Coronavirus...
Ciao Silvia. Come sai anche noi siamo rinchiuse in casa (beh, io lavoro in ospedale ma poi sto a casa, ho fatto solo un giro a Zooti per portare i farmaci ma non sono entrata)!!!
Ieri con dispiacere abbiamo deciso di chiudere il cantiere della reinserzione per proteggere gli operai e rispettare le consegne per la sicurezza. Speriamo che non duri troppo.
Ti mando alcune foto dei lavori dove sono arrivati. Volevo anche dirti che se é possibile non vorremmo imbiancare gli edifici ora, ma alla fine, tutti insieme, perché diversamente quelli imbiancati con la prima tranche saranno già vecchi alla fine. Se siete d'accordo.
Vi farò sapere quando potremo riprendere.
Grazie di tutto. Vi abbraccio e prego x voi e le vostre famiglie.
Sr Simona
Nelle foto, in ordine: Atelier sarta e parrucchiera; negozio, panetteria, cucina, pozzo, visione d'insieme padiglioni maschile e femminile (anche in foto grande di copertina), residenza uomini, dormitorio donne, toilette donne, pailotte donne.
Ecco alcune foto dei lavori che proseguono alacremente
Una visione d'insieme, dove si possono vedere i dormitori, la boutique e la panetteria
Aggiornamento al 2 novembre 2019 da Sr. Simona:
Cari Amici e benefattori,
con la prima rata è stato possibile scavare i due pozzi e recintare il centro; abbiamo acquistato il trattore - che però non è ancora arrrivato perchè abbiamo dovuto acquistarlo all'estero e quindi arriverà con un container - , il materiale da lavoro per saldatore e elettricista e abbiamo iniziato i corsi di formazione.
Nelle foto si vedono persone in divisa verde e con loro c'è un sacerdote: sono le foto di alcuni malati che hanno fatto la formazione agropastorale, con la loro divisa verde. Il sacerdote è il responsabile del centro di agropastorale che appartiene alla diocesi. Alcuni malati hanno già finito la formazione, e stanno già lavorando nel centro. Altri cominciano in questo mese.
Attualmente stiamo facendo formazioni in tutti i settori previsti dal progetto: per la panetteria, la sarta e la parrucchiera sono le donne ad essere impegnate, per l’agropastorale sono gli uomini, per le altre formazioni ci sono sia donne che uomini (meccanica, elettricità, saldatura, muratori, falegnameria, informatica, segretariato).
Per la panetteria le malate lavorano e si formano in un panificio ad Afagnan, seguite da vari panettieri del luogo. Per la sartoria e la parrucchiera le donne malate lavorano in degli atelier con cui abbiamo fatto dei contratti di formazione, sempre a Afagnan. La vicinanza ci permette di seguirle meglio. Alla fine tutte le malate riceveranno il loro diploma di stato nel campo in cui si sono formate. Le formazioni durano 3 anni. Per le formazioni in agropastorale il centro dove inviamo i malati si trova a Vogan, è un centro diocesano e ospita solo uomini, la formazione è residenziale.
Per la meccanica, saldatura, falegnameria, muratori, segretariato, informatica e elettricità abbiamo scelto un centro di formazione diocesano che si trova sempre a Vogan e che ci ha fornito due tipi di formazioni: per i malati meglio stabilizzati delle formazioni a Vogan, per quelli ancora in via di stabilizzazione delle formazioni all’interno del centro di Zooti, con una decina di formatori che ogni settimana vengono per passare alcune ore coi malati e formarli nei diversi campi. Le formazioni a domicilio sono in corso e la durata non è ancora stabilita ma segue un po’ l’evoluzione dei malati. Alcune foto inviate (es. saldatura) mostrano proprio i malati che lavorano nel centro di Zooti.
Alcuni malati che sono in formazione hanno cominciato a lavorare nei cantieri: per esempio nel cantiere del centro di reinsezione alcuni malati lavorano coi loro formatori per perfezionare la loro formazione. Naturalmente questi malati sono pagati come gli altri operai: con questo vorremmo dirvi che mentre costruiamo il centro per la reinserzione dei malati noi stiamo già riabilitando e reinserendo dei malati attraverso il lavoro. E’ un’esperienza bellissima ed è impressionante vedere tutto quello che i malati possono fare.
Certo non mancano i problemi: soprattutto i malati che sono fuori del centro, dobbiamo seguirli, assicurarci che prendano il loro trattamento, accompagnarli nei momenti difficili e accoglierli quando non si comportano bene. Per esempio c’è una malata che sta facendo la sarta che si è già assentata due volte per qualche giorno senza permesso: in questi casi abbiamo dovuto intervenire per capire cosa stava succedendo ma sembra che il problema sia risolto. Abbiamo chiesto a un volontario di seguire tutti i malati in formazione e facciamo regolarmente delle riunioni per incoraggiarli e cercare di risolvere i problemi.
Grazie ancora di tutto, vi saluto caramente.
Sr Simona, Afagnan, 02/11/2019
Ci scrive Sr. Simona:
Come previsto nella prima tranche le attività da svolgere sono: formazioni, acquisto del trattore e del materiale degli atelier, costruzione del muro di cinta e dei forages.
In effetti queste attività sono cominciate dalla formazione di vari malati in panetteria, informatica, agropastorale, sartoria, parrucchiera, saldatura, elettricità, falegnameria e meccanica.
Inoltre abbiamo già acquistato dal materiale per gli atelier.
Stiamo inoltra conducendo le trattative per l’acquisto del trattore che sarà presto disponibile.
I lavori di costruzione edile cominceranno settimana prossima con la costruzione dei forages e in seguito con il muro di cinta.
Référent: Sr. Simona Villa