Sènèbou è un villaggio in periferia di Macenta con 200 abitanti.
È una regione nella quale piove quasi 7 mesi all’anno e ciò impedisce una coltivazione adeguata per le esigenze alimentari.
Due anni fa, hanno provato a fare una risaia con acqua nelle vasche, che hanno costruito con l’aiuto di due ragazzi che hanno studiato nella scuola di agricoltura e di allevamento di Macenta, con un buon risultato: meno soldi, meno lavoro e una quantità di riso migliore di quello coltivato per terra con le tecniche tradizionali.
Questo ha spinto la suora a pensare di favorire la coltivazione del riso Nerica – una varietà che produce molto di più - nei 5 ettari disponibili. Con un grande raccolto, avranno la possibilità non solo di mangiare ma anche di venderne una parte e poter avere un sostentamento.
Verranno impiegati 30 donne e 30 uomini giovani. Verranno assunti 6 ragazzi specializzati in agricoltura, dopo una formazione scolastica di tre anni, che daranno una formazione a tutti quelli che lavoreranno nella risaia.
Una volta realizzate le vasche, impareranno a seminare il riso. Gli uomini taglieranno gli alberi e le erbe e faranno le vasche. Le donne pianteranno il seme e dopo raccoglieranno il riso, lo faranno seccare e lo metteranno nei sacchi, dopo che gli uomini lo avranno pulito con la macchina. A quel punto sarà pronto anche per essere venduto.
Il progetto prevede l’acquisto di zappe e macheti per pulire il terreno, materiale per costruire le vasche, secchi, erbicidi, sementi, sacchi per imballaggio.