Emergenza sanitaria in Africa nel Resoconto Caritas Antoniana 2019 | Caritas Sant'Antonio ONLUS

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Emergenza sanitaria in Africa nel Resoconto Caritas Antoniana 2019

Un anno dedicato alla salute: la maggior parte dei 3 milioni e 360 mila euro raccolti da Caritas Antoniana nel 2019 è stato investito per sostenere le strutture sanitarie nei Paesi Africani

Published on 26/02/2020

L’attività di Caritas Antoniana nel 2019 ha anticipato di un anno il tema urgente della sicurezza sanitaria globale, messa in evidenza dall’emergenza epidemiologica dovuta al Coronavirus. La onlus collegata ai francescani conventuali della Basilica di Sant’Antonio lo scorso anno è stata impegnata a diffondere nel mondo una salute a portata di tutti. Il resoconto annuale, pubblicato sul numero di febbraio del «Messaggero di sant’Antonio», ha toccato i 3 milioni e 360 mila euro di investimenti caritativi di cui hanno beneficiato oltre 1 milione e 130 mila persone in 41 Paesi. Al centro l’Africa e il problema dell’accesso ai servizi sanitari di base.

«Un anno dedicato principalmente a rafforzare il sistema sanitario nei Paesi africani. Mai un resoconto Caritas Antoniana è stato più profetico di questo, visto con gli occhi degli ultimi giorni, a un mese dallo scoppio dell’epidemia provocata dal nuovo coronavirus – spiega Giulia Cananzi della redazione del Messaggero di sant'Antonio -. La possibilità che l’Africa diventi un nuovo focolaio della malattia proprio a causa della debolezza della sanità africana è una delle più grandi preoccupazioni delle autorità sanitarie internazionali».

La onlus caritativa dei frati della Basilica di Sant’Antonio registrava questa urgenza, già prima del Coronavirus, grazie alla capacità di captare i bisogni, da parte delle missionarie e dei missionari laici e religiosi, in particolare delle congregazioni femminili, con cui l’organizzazione opera nelle diverse parti del mondo. Già la Banca Mondiale aveva evidenziato come emergenza del pianeta l’accesso alle cure e ai servizi sanitari, soprattutto nel continente africano, che ha anche un triste primato di epidemie gravi, come quella di ebola.

Il 71 per cento dei finanziamenti hanno sostenuto 85 progetti (sui 130 complessivi) in 20 Paesi africani. Le realizzazioni più onerose hanno riguardato proprio ristrutturazioni e costruzioni di reparti ospedalieri, servizi maternità, dispensari rurali, mentre una cifra consistente è stata spesa per l’acquisto di attrezzature mediche e medicinali. Interventi che hanno consentito l’accesso ad alcuni servizi sanitari di base a più di un milione di persone e che ha permesso ai sostenitori di Caritas Antoniana di avere un piccolo ma significativo ruolo nella lotta alle malattie infettive e alla mortalità materno-infantile in Africa.

Nel complesso dei progetti dello scorso anno, questa la divisione per continente: in Africa sono stati investiti lo scorso anno 2 milioni e 395mila euro; in Asia 463mila euro; in America Latina 284mila euro e in Europa 225mila euro, di cui 154mila nella sola Italia.

Photo credits COMMERCEANDCULTURESTOCK / GETTY IMAGES

Scarica il bilancio completo pubblicato sul «Messaggero di sant'Antonio»