Il Monastero di Prislop sorge sulle colline nordiche della Transilvania, nel piccolo villaggio di Prislop che conta una comunità di 350/400 persone divise in circa 160 nuclei famigliari, in un territorio che prima del 1948 era greco-cattolica ed ora è a maggioranza assoluta ortodossa. Il Monastero nasce su iniziativa di una famiglia locale, che nel 1994 inizia la costruzione della chiesa ed il cui figlio divenne monaco, P. Ireneo appunto. Successivamente verrà riconosciuto come Monastero diocesano ‘sui iuris’ dal Vescovo greco-cattolico Vasile Bizau.
Una Fondazione in aiuto degli orfani
La Fondazione IHTIS – Manastirea Prislop, è stata costituita dalla stessa Famiglia Barle con la donazione di una casa vicina alla chiesa e la donazione di vari terreni nel villaggio. In particolare accoglie e sostiene giovani orfani abbandonati che escono dai vari orfanotrofi o da case famiglia. Si tratta di ragazzi che all’età di 18 anni si trovano sulla strada, sprovvisti di appoggi, senza alcun sostegno genitoriale o dei servizi pubblici, carenti di una preparazione idonea per affrontare la loro nuova vita. La maggioranza di questi giovani sono anche portatori di vari handicap psicofisici e comportamentali tra cui:
- ritardo mentale
- schizofrenia
- epilessia
- paraplegia
- sordomutismo
- predisposizione all’abuso di alcool e droghe
- comportamenti violenti e aggressivi
Il progetto di reintegrazione sociale
Lo scorso anno una ditta romena locale, grazie alla benevolenza del suo titolare, ha donato alla fondazione una struttura in legno che è attualmente in uso come stalla per le capre. In questa situazione, il contesto contadino, sano e molto solidale, diventa terreno fertile per la reintegrazione socio familiare e lavorativa dei giovani problematici e portatori di varie disabilità, attraverso un lavoro protetto di tipo agricolo. L’agricoltura e gli animali sono infatti due fattori principali che fanno parte della vita stessa del villaggio di Prislop. Nel villaggio si trovano anche due segherie, dove soltanto pochi ragazzi riescono a lavorare poiché normodotati. La Fondazione ha attualmente nelle sue case più di 60 giovani: nella casa madre, vicino alla chiesa del monastero, sono ospitati più di 40 persone, mentre gli altri risiedono nelle case satelliti, ricevute o comprate a Prislop, dove vivono in piccoli nuclei familiari.