Scrive P. Tesfalidet: “….le vicende storiche e la precaria situazione di questo paese hanno completamente sconvolto sia il tenore di vita che lo stato economico e sociale del nostro amaramente provato popolo. E’ un’esperienza durissima ed incredibilmente insicura, perché le cose peggiorano dal momento all’altro. A causa delle conseguenze dell’inflazione economica, noi pure come frati, ci sentiamo sempre incoraggiati a fare il più possibile per la realizzazione delle nostre attività pastorali, sociali e scolastiche.”
Durante quest’anno scolastico hanno frequentato la scuola 400 alunni provenienti da più parti della zona. E’ una scuola semi pubblica molto apprezzata dal Ministero dell’Educazione.
Come aiutare la scuola?
Ovviando al problema della elettricità. Da diversi anni la popolazione vive una situazione molto preoccupante perchè la corrente elettrica è irregolarmente distribuita e spesso manca per 24/48 ore. Qualcuno prova a rimediare con candele, altri ricorrono a dei generatori, ma dovendo sostenere costi altissimi di carburante.
La mancanza di elettricità nella scuolaha provocato l’interruzione del servizio di laboratorio di informatica, della biblioteca, dell’illuminazione delle aule. Anche il corso normale degli esami ha subito una paralisi nel suo normale svolgimento creando non poche difficoltà. La proposta riguarda pertanto l’installazione di un impianto di illuminazione solare nella scuola con l’acquisto di pannelli solari, convertitori, batterie per l’accumulo di energia, cavi elettrici ed altro materiale inerente.