Il Comune di Monte Santo si trova nel ‘Poligono della Siccità’ nell’entroterra del nordest brasiliano, nello Stato di Bahia, a circa 350 km di distanza dalla capitale di Salvador. Ha una vegetazione di circa 3.300 kmq con vegetazione rachitica su suolo sabbioso e sassoso. Ci sono pochi fiumi e tutti sono temporanei a causa della siccità. La popolazione è di circa 54.300 abitanti di cui circa il 13% vivono in città e il resto nelle campagne. Numerose famiglie nell’entroterra ottengono acqua dall’autobotte delle Forze Armate Brasiliane e nella città, tramite Embasa, una volta al mese.
In questa area comunale ci sono più di 200 villaggi, comunità e cappelle sparse, distanti dal centro da 30 minuti a 3 ore, lungo strade polverose e piene di buchi. Durante il periodo delle piogge non vi è possibile transitarvi con i veicoli.
La mancanza di acqua rende tutto più difficile
Attualmente in questa zona, gli abitanti stanno sperimentando la peggiore siccità degli ultimi 50 anni. Tutti soffrono per la mancanza di acqua e c’è un continuo via vai di autobotti per fornirla. Alcuni contadini hanno capito che la soluzione è nel sottosuolo e chi ha più mezzi scava un pozzo artesiano che tuttavia, talvolta, trova con falda di acqua salata. Le comunità si sono rivolte al Governo affinché trovi soluzioni durevoli a questa situazione ma attualmente l’unica possibile è quella di cercare dei benefattori. Da giugno 2014 hanno già scavato 66 pozzi.
Da qui, la richiesta a Caritas Antoniana per lo scavo di 23 pozzi in altrettante comunità, per circa 1.549 famiglie beneficiarie per un totale di 8.440 persone, dove la comunità più numerosa è di 120 famiglie e quella più piccola di 37.
Lo scavo per ciascun pozzo costa € 1.200, per una richiesta totale di € 27.600 per 23 pozzi.
La comunità locale si impegna poi a installare la pompa del pozzo ad un costo di € 750 a pozzo, per un totale di contributo locale di € 17.250 già raccolti tra i suoi membri con grandi sacrifici.