Senza bagni né impianto idrico: così si presentava fino a un anno fa la scuola primaria St. Charles and St. Anthony di Matugga, in Uganda. Al posto dei servizi i suoi cinquecento studenti potevano contare su delle latrine allestite a pochi metri dalla cucina dell’istituto. Vicinanza, questa, che destava molti dubbi sulla salubrità dell’edificio, specie tra gli ispettori del Wakiso district (distretto nel centro dell’Uganda che comprende la capitale Kampala).
A fine 2014 la scuola si trovava di fronte a un bivio: costruire nuovi bagni e un impianto idrico oppure chiudere i battenti. In suo aiuto si è attivata Caritas Antoniana con un finanziamento di 20 mila euro, suddivisi in due rate da 10 mila euro ciascuna (il resto delle spese è stato coperto dalla comunità francescana di Matugga). Da luglio a ottobre alla St. Charles and St. Anthony of Padua i lavori si sono susseguiti a ritmo sostenuto. Sui tre piani della scuola sono stati allestiti bagni completi di quattordici wc, undici lavandini in ceramica e trecento mq di piastrelle. Tubature, lavori di drenaggio e tinteggiatura a parte, si è proceduto a sostituire la pompa nel pozzo davanti alla scuola con una a motore, a sua volta collegata con quattro cisterne sistemate sul tetto dell’edificio, per la raccolta dell’acqua.
L’intento del progetto non era solo quello di rendere accogliente e salubre una struttura importante come la St. Charles and St. Anthony of Padua, ma anche dare speranza e futuro a tutti i 15 mila abitanti di Matugga. In questa cittadina dall’anima prevalentemente agricola l’accesso all’acqua è da sempre un lusso e una priorità che ogni giorno crea una fila di ore al pozzo in centro città. Ad oggi, specie nella stagione secca, la St. Charles Lwanga and St. Anthony of Padua contribuisce a rifornire d’acqua l’intera comunità locale, nonché a migliorare le condizioni igienico-sanitarie in cui versa la popolazione.
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(articolo di Luisa Santinello, numero di marzo 2016)