Carissima,
Prima di tutto mi scuso per avervi lasciato nel silenzio. Ma come dovete sapere, il ciclone IDAI ha cambiato la vita ad innumerabili persone, noi inclusi.
Sono passati 20 giorni da quando IDAI ha deciso di cambiare le nostre vite. Qualche giorno fa sono arrivata a Maputo, perché a Beira non c’è ancora la corrente elettrica, Internet è a malapena funzionante o inesistente. Ho lasciato i nostri figli sotto la protezione del nostro straordinario staff, che soffre tanto quanto i bambini stessi, per essere in grado di gestire la logistica e ottenere aiuti per loro.
Sono a Maputo facendo il meglio che posso. I miei occhi sono asciutti, ma il mio cuore sta piangendo. Le lacrime del mio cuore sono gocce di sangue che cadono, creando fiumi grandi dentro di me. Dopo 30 anni di vita in Mozambico, ho visto molti disastri e "cose cattive".
Quello che ho visto e testimoniato nelle ultime 20 giorni va oltre tutte le parole che si possano trovare in qualsiasi dizionario di qualsiasi lingua. Fame! Nessun accesso all'acqua potabile. Come ho detto, la fame, la sete, l'umidità, la perdita di tutto; le vittime sono anche psicologicamente danneggiate e traumatizzate dagli orrori, dalla morte, da tutto ciò che è accaduto; MA c'è un'altra cosa terribile, inaccettabile!! Bambini affamati di tutte le età che mendicano per avere qualcosa nel loro stomaco, e ci sono alcuni (per non dire tanti) “simpatici gentiluomini" che offrono loro delle briciole dopo aver “soddisfatto le loro fantasie e desideri sessuali "!!!
Andavamo a dormire coi vestiti bagnati sul pavimento freddo svegliandoci con gli stessi vestiti bagnati dopo che il sonno era finalmente riuscito a portarci via per un paio d'ore. Svegliarci e nei primi momenti prima di essere completamente svegli sussurrare: “ho fatto un sogno - è stato un incubo terribile” poi sentire la camicia ancora bagnata incollata al corpo e renderci conto: non è stato un incubo, è reale!
Questa è la nostra realtà dal 14 marzo. Ma io, ho una scelta, tutti i nostri figli, famiglie e personale non ce l’hanno, e immagino che faccia una grande differenza per chi ce l’ha. Potrei prendere il prossimo aereo e andarmene; cosa che non riuscirei mai a fare; loro sono la mia famiglia, le persone con cui ho condiviso gli ultimi 30 anni; Andarsene è un'opzione che LORO non hanno.
Vedo molte persone con dignità e serenità sui loro volti, soffrendo in silenzio, sanguinando fiumi dentro, condividendo con me il poco che abbiamo insieme.
Cari, ecco la situazione. Certe cose stanno migliorando con ogni giorno che passa, pero adesso la colerà ha dato la mano agli orrori appena passati. E anche se le media smettano di parlare, per noi non è finito, appena cominciato.
Per ciò ovviamente anche il nostro progetto è e sarà ancora in ritardo per ciò che vi chiediamo la vostra comprensione. Pochi dei nostri 6000 beneficiari sono scappati. Hanno perso tutto, hanno fame e sete, non hanno più vestiti se non ciò che hanno addosso e tanti hanno perso casa.
Dal Cuore, Barbara