La scuola verrà costruita nel villaggio di Aissenezou, distante 80 km da Macenta. La regione è montagnosa. L’attività principale è l’agricoltura che però non soddisfa i bisogni alimentari per la mancanza delle tecniche agricole appropriate. Nel villaggio non ci sono strutture sanitarie né scuole, se non solo una stanza - che è stata costruita in terra battuta e senza alcuna garanzia di solidità, con tavole in legno come tetto che fanno penetrare l’acqua dalle fessure - ma solo per dare una istruzione ai bambini del villaggio. C’è un solo insegnante pagato dallo stato. E i bambini fanno lezione tutti insieme. La scuola è pubblica e come tale segue i programmi statali di insegnamento e ha un direttore scelto dallo stato. È comunque gestita da un comitato del villaggio che può chiedere di sostutuire il direttore se non lavora bene.
Dopo aver accolto gli studenti, l’insegnante è obbligato a formarli fino alla 3a elementare prima di predisporre una nuova classe. E i bambini che devono andare in 4a sono costretti a proseguire in altre scuole che però sono talmente lontane che i genitori non se la sentono di mandarli a scuola.
Dovendo fare nuove classi ogni tre anni, capita spesso che gli studenti abbiano età o molto superiori o inferiori all’età “giusta” per frequentare quella classe. Ci sono classi con bambini dai 4 ai 9 anni in prima elementare. E arrivano in 3a a 7 anni e sono troppo piccoli per essere mandati in altre scuole!
La costruzione di due aule, con materiali più robusti, con fondamenta solide e cemento armato, permetterà di avere due classi e due insegnanti e porteranno i bambini fino alla 5° elementare e poi potranno continuare anche presso altre scuole.
Ciascuna classe accoglierà 40 bambini, sistemati su banchi doppi, per un totale di 80 studenti.
Il terreno appartiene alla scuola e alla comunità.