Gent.mo Padre Valentino e collaboratori,
spero stiate bene e che possiate anche in questo tempo così difficile continuare il prezioso aiuto alle missioni. Nella nostra piccola esperienza di presenza in Colombia e in particolare in Indonesia vediamo che stanno prendendo delle misure preventive molto forti per evitare ad ogni costo che il virus si diffonda in un contesto praticamente privo di strutture mediche adeguate. Inoltre sempre in Indonesia si aggrava la situazione per l’incidenza di altre malattie (dengue in particolare) sia per le persone come anche per gli animali e per la siccità che impoverisce notevolmente i raccolti.
Per quanto riguarda il progetto in essere, già vi avevo scritto, il 15 dicembre scorso, comunicandovi il ritardo nell’inizio dei lavori di ristrutturazione a causa della permanenza in esso di personale della Diocesi di Atambua in attesa del loro trasferimento in un nuovo edificio in costruzione.
Speravamo che questo edificio e il conseguente trasferimento definitivo di questo personale avvenisse entro gennaio, ma in realtà non è stato così per l’insorgere di difficoltà interne alla Diocesi. In questi giorni sr Veronika, superiora della comunità di Atambua, mi ha informato che l’edificio della Diocesi è stato completato e quindi non dovrebbero esserci impedimenti a liberare definitivamente lo spazio di S. Giuseppe Artigiano per iniziare la ristrutturazione.
Essendoci anche in Indonesia un blocco delle attività con sospensione delle scuole, delle celebrazioni liturgiche, il divieto di assembramenti, chiusi gli aeroporti, ecc., credo che sarà difficile iniziare ora lo sgombero dai locali di San Giuseppe, che riguardano il personale della Diocesi, e conseguentemente i lavori di ristrutturazione.
Spero che al più presto possano essere tolte queste restrizione ad Atambua e che, allontanato il pericolo di una epidemia in quei luoghi, possa essere aperto il cantiere per iniziare i lavori.
Anche per la nostra Congregazione è molto importante procedere con questo progetto e speriamo che questo possa avvenire nel più breve tempo possibile.
Confidiamo nella vostra comprensione e nel vostro sostegno, consapevoli che già tante sono state le difficoltà che questo progetto ha incontrato. Confidiamo in questo momento soprattutto che possa essere evitato il diffondersi ulteriore del coronavirus, soprattutto fra le popolazioni già provate dalla povertà.
Madre Alessandra