Il progetto in sintesi

Scrive Padre Davide:

Il 9 marzo 2025 il potente ciclone “Jude”, formatosi nel Canale del Mozambico, ha attraversato la provincia di Nampula e la diocesi di Nacala, con più di 10 ore di pioggia forte ed intensa e venti rotativi che hanno raggiunto velocità di 200 km all'ora. Il ciclone si è scagliato anche sulla Parrocchia di Carapira, assistita dai Missionari Comboniani dal 1947, dai Laici Missionari Comboniani e da una comunità di suore, sferzando il tetto di molte case, distruggendo vari villaggi, allagando tanti terreni agricoli, mettendo in ginocchio le 98 comunità cristiane che compongono la Parrocchia.

Subito dopo il ciclone siamo usciti di casa per visitare la nostra gente e abbiamo constatato che molte case erano state rase al suolo e quasi tutti i loro beni perduti. Anche l'agricoltura, che è per la maggior parte l’unico sostegno, ha subito danni gravi che potrebbero pregiudicare circa l'70-80% della produzione (si prevede che si soffrirà la fame soprattutto nei mesi di settembre-gennaio avendo una produzione pregiudicata che facilmente si esaurirà in 3-4 mesi).

La prima notte del ciclone, la parrocchia ha aperto le porte della Chiesa, per accogliere le famiglie che hanno perduto la casa (il centro parrocchiale di Carapira, già gravemente danneggiato dai recenti cicloni, è ora completamente inagibile e pericoloso).

Il nostro obiettivo principale in questo primo momento è dare un segno di solidarietà alle famiglie più vulnerabili che hanno perso la casa e spesso quasi tutti i loro beni che avevano.

Concretamente il nostro intervento, in questa prima fase, vorrebbe concentrarsi nella ricostruzione di 100 case distrutte, dove vivono vedove che hanno a carico bambini, famiglie con malati gravi o con persone che soffrono di limitazioni fisiche e mentali.

In questi mesi (giugno/agosto) vorremmo ricostruire queste 100 case con questo intervento:

1- Acquisto di teli forti per il tetto, che è il costo più eccessivo per loro, permettendogli di ripararsi da infiltrazioni di acqua e poter resistere a nuovi cicloni o piogge intense.

2- Acquisizione di bambù per il tetto. Ogni casa ha bisogno di circa 10 mazzi di bambù ( ogni mazzo contiene circa 10 bambù). Ora questo bambù non è facile trovarlo nel nostro territorio e bisogna acquisirlo quasi sempre lontano.

3 – Acquisto cemento per rafforzare la casa. Si stima che con 4 sacchi di cemento si può fortificarla nella parte esterna, perché la pioggia non corroda il muro fatto di mattoni di fango o di pali rivestiti di fango.

Coloro che ne avranno beneficio saranno 100 famiglie vulnerabili: vedove con bambini piccoli, famiglie con persone ammalate gravemente, o con persone portatrici di handicap). Totale beneficiari 700-900 persone diretti, tenendo conto che una famiglia è composta di circa 7-9 membri. Indirettamente ne beneficia tutte le comunità che collaborano in questo gesto di solidarietà, tenendo presente che tutti sono stati danneggiati poco o tanto dal ciclone (estimativa: 5000-6000 persone).

Referente: P. Davide De Guidi e Ilaria Tinelli