Il progetto si pone in continuità con il *6205.
Il centro di aiuto è gestito unicamente da personale locale camerunense. Una realtà nata 2011 ora vede i primi frutti:
Scrive la nostra collaboratrice, che aveva dato inizio al progetto:
"L’équipe ormai lavora a tempo pieno si fa il grande passo di dare un contratto di lavoro a tutti con regolare stipendio. Da questo momento la prima cosa che si nota é un netto miglioramento della vita dei membri dell’équipe.
Charlemagne (l’infermiere) come prima cosa grazie allo stipendio cambia casa e affitta una casa più grande cioé non più una sola stanza ma con due stanze per la sua famiglia. Charlemagne é sposato con 3 bimbi. Riesce a pagarsi la luce elettrica e l’acqua potabile.
Gerard comincia seriamente a pensare al matrimonio e a risparmiare per pagare la dote (in Camerun se lo sposo non paga la dote alla famiglia della sposa non potrà mai sposarsi).
Alphonse intraprende la costruzione della casa....
Epiphanie si fa carico della scuola dei nipoti i figli del fratello che vive in Congo.
Il guardiano, Fidel, finalmente riesce a pagare un’insegnate di sostegno per la figlia con problemi di insufficenza mentale senza più ricorrere agli aiuti dei missionari. Per noi anche questi sono segni positivi di sviluppo della società che arrivano grazie ad un progetto che puo’ apparire solo di assistenza........