La richiesta, riguarda la Clinica medica Saint Jules ed è promossa dal parroco della vicina parrocchia. E’ ubicata a Petit-Bourg du Borgne, in una zona rurale remota, senza servizi pubblici disponibili, a 70 chilometri dalla città di Cap-Haïtien, sede dell'arcidiocesi.
Questo centro sanitario che appartiene all’Arcidiocesi, offre servizi ginecologici-ostetrici a più di quindicimila (15.000) donne e le accoglie H24 nel reparto di Maternità. E’ composta da un piano con 5 stanze al piano terra e 5 al piano superiore. In totale ci sono 8 posti letto (5 per la maternità e 3 per il pronto soccorso). Ci sono 9 medici e 10 tra infermieri e altro personale.
Ci scrive il parroco, P. Snell: “ …il progetto può essere realizzato senza il rischio di perdere denaro in caso di approvazione. Viviamo infatti nel Dipartimento Nord di Haiti, lontano dai disordini delle bande armate di Port-au-Prince e Artibonite. L'attrezzatura elettrica di cui abbiamo bisogno è disponibile a Cap-Haitien. I commercianti non effettuano gli ordini nei negozi di Port-au-Prince, ma direttamente dagli USA alla dogana di Cap-Haitien. Un tipo di progetto come il nostro è fattibile e realizzabile nella nostra regione.
Da due anni disponiamo di una sala parto presso la Clinica Saint Jules, situata ai confini del Dipartimento Nord di Haiti. I parti vengono talvolta effettuati con la luce del cellulare o con la luce di una candela accesa. A volte trascorriamo diversi giorni senza elettricità. Nonostante tutto, accogliamo le donne incinte e i pazienti. Una delle particolarità del mio Paese, Haiti, è l’instabilità. Da oltre quattro anni vi è carenza di carburante. Inoltre, le riserve di carburante si trovano a Port-au-Prince. Capita spesso che i banditi blocchino le autocisterne e impediscano così la consegna del carburante al resto del Paese. La crisi energetica che si ripete e persiste nel mio Paese ha un impatto negativo sul funzionamento e sulla qualità dei servizi medico-sanitari che vogliamo offrire. Inoltre, il costo del carburante sta aumentando rapidamente e in modo incontrollabile. Non abbiamo un sistema elettrico ad energia rinnovabile.”
La richiesta riguarda pertanto l’acquisto e l’installazione di un impianto elettrico ad energia rinnovabile con inverter, pannelli solari e batterie al litio.